Lo
sapevi che [indietro]
CHE
COS'E' LA RELAZIONE D'AIUTO?
Rogers nel 1951
ha definito la relazione d'aiuto come
"una relazione in cui almeno uno
dei due protagonisti ha lo scopo di
promuovere nell'altro la crescita, lo
sviluppo, la maturità ed il raggiungimento
di un modo di agire più adeguato e integrato.
L'altro può essere un individuo o un
gruppo. In altre parole, una relazione
di aiuto potrebbe essere definita come
una situazione in cui uno dei partecipanti
cerca di favorire in una o ambedue le
parti, una valorizzazione maggiore delle
risorse personali del soggetto ed una
maggior possibilità di espressione".
La specificità che la distingue dalle
altre relazioni umane è l'aspetto metacognitivo:
per competenza d'aiuto si intende infatti
la capacità di dare vita ad una relazione
umana in modo consapevole, controllato
ed intenzionale, padroneggiando razionalmente
abilità "che sono un tutt'uno con
ciò che si è".
Elementi
centrali della relazione d'aiuto:
-
contatto psicologico, inteso come relazione
interpersonale che si instaura affinché
sia possibile il counseling;
-
incongruenza, che consiste nella discrepanza
tra l'esperienza reale e l'immagine
di sé che l'individuo ha quando si rappresenta
tale esperienza. Quando il soggetto
non ha consapevolezza della sua incongruenza,
allora si troverà in una condizione
di vulnerabilità, mentre quando ne è
cosciente si genererà uno stato di tensione
detto ansia. L'incongruenza caratterizza
il cliente;
-
congruenza, cioè la condizione sperimentata
dal soggetto che consente di essere
liberamente se stesso nel corso della
relazione e del colloquio. Il counselor
si trova in uno stato di congruenza;
-
comprensione empatica, ossia la capacità
di sentire il mondo del cliente come
se fosse nostro, senza perdere mai di
vista la condizione di "come se";
-
accettazione positiva incondizionata:
non vengono poste condizioni per l'accettazione
dell'altro, la persona viene apprezzata
senza essere valutata, in quanto individuo
unico, specifico e distinto dagli altri.
Essa implica l'assenza di qualunque
giudizio e un sincero interesse per
l'altro.
-
comunicazione: fa riferimento al fatto
che il cliente percepisca l'accettazione
e l'empatia che il counselor manifesta
nei suoi confronti. Serve però attenzione
per il modo in cui tali sentimenti vengono
comunicati e compresi.
Se
queste condizioni sono presenti, allora
secondo Rogers si verificherà una modificazione
costruttiva della personalità del cliente;
altri autori successivi hanno affermato
che questi sei elementi sono necessari
ma non sufficienti per la buona riuscita
del counseling.
Hélène Duyver
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